Passeggiando lungo il quartiere della Zisa di Palermo, così chiamato per il Castello arabo-normanno ed il limitrofo bellissimo giardino, si incontrano molte antiche e ben mantenute ville, oramai completamente inglobate in un contesto urbano fatto di abitazioni moderne, attività commerciali e cliniche private tra le più rinomate della città. Tra queste numerose ville, circondato da un rigoglioso giardino, piante ed alti alberi, spicca quello che viene da molti considerato uno dei capolavori dello stile Liberty europeo, ovvero il Villino Florio.
Per molti anni i palermitani (e non solo) si sono dovuti accontentare di ammirare la sua singolare facciata attraverso una cancellata di ferro, provando ad immaginare che cosa potesse esserci all’interno e creando delle aspettative anche piuttosto alte. Perché se già l’esterno è così bello e singolare, chissà come sarà dentro. Ebbene da qualche anno il mistero è stato svelato ed oggi è possibile ammirare il villino in tutto il suo splendore, sia fuori che dentro. E vi posso garantire che le aspettative sugli interni non sono state per nulla tradite! Ma andiamo con ordine.
Il villino è stato commissionato nel 1899 dalla famiglia Florio, una delle dinastie imprenditoriali italiane più potenti dell’800, all’architetto Ernesto Basile. L’intento era quello di costruire, all’interno del grande e rigoglioso parco dell’Olivuzza, un’abitazione destinata al figlio Vincenzo, allora ancora adolescente. Una dependance, a pochi passi dall’abitazione principale della famiglia, dove il giovane Vincenzo avrebbe potuto trascorrere del tempo con i suoi amici, che però grazie all’estro e alla genialità di Basile è diventata una delle prime opere architettoniche in stile Liberty d’Italia.
L’esterno, molto originale e dalle forme sinuose, è caratterizzato da scalinate, archi, colonne, vetrate, torrette cilindriche e ringhiere in ferro. Spicca tra le abitazioni più moderne, si fa notare, trasmette carattere ed estrosità. L’interno, come anticipato prima, non è da meno: le pareti decorate con stoffe dai disegni floreali, la splendida scalinata che culmina con il soffitto ligneo con intarsi che richiamano i disegni delle pareti, il camino, le porte, i divani, il grande salone e tantissimi altri piccoli e significativi particolari che hanno trasformato il villino in una delle dimore aristocratiche più frequentate dell’epoca.
Purtroppo terminata la dinastia dei Florio il villino è caduto in disuso e nel 1962, a causa di un incendio presumibilmente doloso, la maggior parte degli arredi interni è andata distrutta. Nel 1984 diventa proprietà della Regione Sicilia e dopo una serie di lavori di restauro oggi è possibile visitare ed ammirare questo capolavoro assolutamente imperdibile.
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INFORMAZIONI
Viale Regina Margherita, 38, 90138 Palermo.
Aperto dal martedì al sabato dalle 9.00 alle 13.00. Ingresso libero.
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