Via Castellana Bandiera di Emma Dante

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Forse non sarà campione di incassi al botteghino ma “Via Castellana Bandiera” di Emma Dante è sicuramente uno di quei film dedicato ad un pubblico di nicchia che non può lasciare indifferenti. Una cosa la possiamo affermare con certezza: divide in 2. Da una parte ci sono coloro che non lo hanno capito, che sono rimasti 2 ore annoiati davanti al grande schermo a chiedersi dove alla fine la regista voglia andare a parare; dall’altra invece coloro che ne sono rimasti profondamente colpiti e che hanno apprezzato la metafora.

CAST
Emma Dante, Alba Rohrwacher, Elena Cotta, Renato Malfatti, Dario Casarolo.

GENERE
Drammatico

REGIA
Emma Dante

Il film, tratto dall’omonimo romanzo della regista/attrice Emma Dante, palermitana DOC, rappresenta il debutto sul grande schermo di un’artista che fino ad oggi ha fatto delle cose egregie a teatro. ragion per cui era piuttosto atteso, soprattutto alla Mostra del Cinema di venezia. La storia, piuttosto inverosimile, parte da un episodio invece abbastanza comune nella vita di qualunque automobilista. Quante volte vi è capitato di camminare lungo una strada stretta e a doppio senso e di incrociare un altro veicolo che procede in senso opposto? A questo punto uno dei due fa retromarcia, si mette di lato, la strada si libera ed ognuno procede la propria giornata con estrema normalità. Ebbene la trama del film è tutta qui, in questo istante, quando due donne, ognuna con una storia, un passato e motivazioni differenti, si trovano lì, in via Castellana Bandiera, una di fronte all’altra. Solo che nessuna delle due ha intenzione di fare retromarcia.

Samira è una donna anziana che porta nel cuore il dolore per la perdita della figlia. Nata e cresciuta a Piana degli Albanesi, ora è costretta a vivere con il genero, un uomo gretto che ogni giorno la umilia e la maltratta psicologicamente. Rosa invece è nata e cresciuta a Palermo, ma da questa città è fuggita molti anni addietro, anche a causa dal pessimo rapporto con la madre. Oggi vive un rapporto d’amore tormentato con Clara, una disegnatrice di fumetti.

Queste due donne, deluse e tormentate dalla vita, sono anche ostinate, testarde, caparbie ed è per questo che si impuntano. Sanno di avere ragione e non ha nessuna intenzione di spostarsi, di cedere il passo, di piegarsi a questa ingiustizia. Attorno a loro si crea il caos. La gente prima cerca di convincerle facendole ragionare, spiegando loro quanto sia inutile questa presa di posizione, perché ognuno ha fretta, perché ognuno ha la sua vita ed i suoi impegni ma di fronte all’ostinata decisione delle due donne scoppia il putiferio, si scatena la violenza, per poi lasciare il passo alla rassegnazione e all’indifferenza.

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Via Castellana Bandiera è un western, un duello ambientato in una zona che sembra essere completamente staccata dal resto del mondo, dove le regole non valgono più, dove tutto è possibile, dove ognuno  fa quello che gli pare.

Via Castellana Bandiera è una metafora che, attraverso la storia di queste due donne, ci racconta la strana parabola che vivono coloro che lottano per difendere i propri ideali anche a costo della stessa vita: dapprima sono circondati da chi tenta di dissuaderli, poi vengono abbandonati a se stessi, costretti a lottare da soli ed alla fine, quando qualcuno muore, ecco che tutti accorrono, tutti si precipitano, tutti pronti a dire “io c’ero”.

Una curiosità che sicuramente non potrete non notare è la dimensione della strada che via via si allarga sempre di più. All’inizio del film, quando le due donne si incrociano, si ha veramente l’impressione che questa stradina sia proprio strettissima, che a malapena ci passi un’auto; alla fine del film invece ci si spalanca davanti una strada decisamente molto ampia, dove potrebbero transitare con estrema facilità anche 2 auto di grossa cilindrata. Anche questa è una metafora, perché a volte ci si impunta su qualcosa, ma basterebbe allargare un po’ la visuale delle proprie convinzioni per risolvere tanti problemi.

Con questo film Elena Cotta, che interpreta la silenziosa e spiritata Samira, ha vinto la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia. Altra vittoria per la colonna sonora, Cumu è sula la strata, dei fratelli Mancuso che si aggiudica il SoundTrack Stars . Il brano racconta la solitudine e l’esodo biblico che hanno vissuto molti paesi della Sicilia a causa dell’emigrazione”, chiude di fatto un film che è praticamente senza musica, e accompagna le forti scene conclusive.

Informazioni su Giusy Vaccaro 440 Articoli
Autrice del blog Io Amo La Sicilia. Nata e cresciuta a Palermo, amo la mia terra, nonostante le sue infinite contraddizioni.

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