Dalle immense spiagge di sabbia dorata e mare limpido, al parco archeologico più grande d’Europa: ecco cosa vedere e cosa fare durante una vacanza a Selinunte
Quest’ultimo anno è stato davvero intenso. Tra lockdown, lavoro, studio, esami e progetti vari non ho avuto un attimo di pausa. Avevo davvero bisogno di una vacanza rilassante, senza pensieri e senza stress, ed è per tale ragione che ho deciso di trascorrere una settimana in una località che amo molto e dove sono già stata in passato: Selinunte!
Marinella di Selinunte
Marinella di Selinunte è una frazione del comune di Castelvetrano, sulla costa sud-occidentale della Sicilia, in provincia di Trapani. Questo piccolo borgo marinaro, che conta circa 1.000 abitanti, si popola durante il periodo estivo di bagnanti e vancanzieri, attratti dalle acque limpide e dalle immense spiagge dorante. Quello che mi ha colpita in questi giorni, e che ho apprezzato immensamente, è che il turismo di massa è ben lontano da qui, ed il paese è a misura d’uomo, non di turista.
Questo significa che nulla è ostentato, nulla è preconfezionato e venduto a caro prezzo a ignari turisti di passaggio. Qui ho respirato tanta genuinità, tanta autenticità, tanta Sicilia vecchio stile. La gente è cordiale e sorridente, gli spazi sono ben gestiti, i ritmi sono lenti: insomma ci sono tutti i presupposti per una piacevolissima vacanza in relax.
Qui trovi ancora le persone anziane sedute davanti la porta ad osservare il “passìo”; la signora del panificio o del piccolo emporio che ti accoglie con un sorriso spontaneo e che si mette a chiacchierare con te; piccole attenzioni che ti vengono date come fossero la cosa più naturale di questo mondo. Insomma qui mi sono sentita come a casa e decisamente non vedo l’ora di tornare.
In questo articolo vi parlerò di:
- COME ARRIVARE A MARINELLA DI SELINUNTE
- COSA VEDERE E COSA FARE
2.1 LE SPIAGGE PIU’ BELLE
2.2 IL PARCO ARCHEOLOGICO SI SELINUNTE
2.3 COSA VEDERE NEI DINTORNI - DOVE DORMIRE
- DOVE MANGIARE
- COSA MANGIARE
1. Come arrivare
- Come arrivare da Palermo: percorrere l’autostrada Palermo-Mazzara del Vallo ed uscire a Castelvetrano. Seguire le indicazioni stradali per Selinunte.
Distanza totale 100 km - Come arrivare da Trapani: percorrere l’autostrada A29 ed uscire a Castelvetrano. Seguire le indicazioni stradali per Selinunte.
Distanza totale: 90 km. - Come arrivare da Agrigento: percorrere la statale 115 fino all’uscita Castelvetrano-Marinella di Selinunte e seguire le indicazioni.
Distanza totale 100 km.
2. Cosa vedere e cosa fare a Selinunte
Selinunte è la classica località dove potere abbinare una vacanza mare e cultura. Ideale sia per famiglie con bambini, sia per coppie o viaggi in solitaria.
2.1 Le più belle spiagge di Marinella di Selinunte
Tutte le spiagge di questa zona sono caratterizzate da immense distese di sabbia dorata, tendente al rosso, che in alcuni tratti forma delle alte dune. L’acqua è azzurra, limpida e cristallina. A causa delle numerose correnti spesso l’acqua è fredda, ma non per questo proibitiva! La dimensione a misura d’uomo, di cui vi ho parlato prima, lo si evince anche dalla gestione della spiaggia. Sebbene ci siano numerosi lidi, ci sono anche moltissimi ed ampli tratti di spiaggia libera, accessibile quindi a tutti. Una cosa che ho molto apprezzato.
La più facile da raggiungere è la spiaggia di Scalo di Bruca al Porto. Si trova al centro di Marinella, adiacente al porticciolo, molto frequentata dagli abitanti del paese. Sulla destra si trova il lido Tukè, molto carino e ben gestito; sulla sinistra la spiaggia libera.
La più suggestiva, a mio avviso, è invece la Spiaggia dell’Acropoli. Si trova esattamente sotto l’acropoli dell’antica città di Selinunte, ai piedi della collina di Manuzza. Si accede percorrendo sul lato destro la via del lungo mare, prima via Marconi e poi via Pigafetta. Da qui basta scendere le scale da uno dei tanti ingressi in spiaggia e si è arrivati. E’ incredibilmente suggestivo fare il bagno ai piedi del Tempio C, così come è altrettanto suggestivo godersi il tramonto con il sole che cala proprio dietro ai templi. Un vero spettacolo tutto da ammirare.
Dal lato opposto alla spiaggia dell’Acropoli si trova la Spiaggia della Pineta, all’inizio della Riserva Naturale Orientata della foce del Belice. Una lunga distesa di sabbia semi deserta, che diventa deserta man mano che ci allontaniamo e ci avviciniamo alla foce del fiume. Le acque trasparenti e ricche di pesci, nonché l’atmosfera di grande pace e silenzio mi hanno conquistata. Alle spalle della spiaggia una ombrosa pineta dove trovare ristoro nei momenti più caldi della giornata.
Se invece siete alla ricerca di una spiaggia che sia completamente deserta, allora vi consiglio di addentrarvi ancora di più nella riserva, superare la foce del fiume, ed arrivare a poche centinaia di metri dall’hotel Paradise Beach. La spiaggia della Foce del fiume Belice è un vero paradiso! Ci si può arrivare o a piedi dalla spiaggia stessa, oppure da dentro la riserva, seguendo le indicazioni per l’hotel. Qui la presenza umana è quasi del tutto assente ed il silenzio regna sovrano Di contro non ci sono servizi, perché è una spiaggia totalmente libera. Ma questo a mio avviso non è un problema.
2.2 Il parco archeologico e le rovine dell’antica Selinunte
Il parco archeologico di Selinunte è il più grande d’Europa. Selinunte è stata una delle città greche più ricche e prospere in età antica e, nonostante abbia avuto una vita relativamente breve, è riuscita a lasciarci tracce ben visibili di questa immensa ricchezza. Nel giro di pochi anni qui sorsero ben 7 templi peripteri, alcuni di questi tra i più importanti del mondo antico. Una tappa quindi obbligatoria se vi trovate da queste parti.
Leggi anche Il Parco archeologico di Selinunte: tutte le info
Visitare il parco archeologico è un’esperienza decisamente emozionante. L’acropoli si trova in cima alla collina di Manuzza, con una vista panoramica sulla spiaggia davvero mozzafiato.
2.3 Cosa vedere nei dintorni
Se desiderate spostarvi da Selinunte per gite fuori porta o escursioni da fare in giornata, le alternative non mancano. Tra le spiagge più belle Triscina e Tre Fontane sul lato occidentale della costa; Portopalo di Menfi e Sciacca sul lato orientale. Se la vostra sete di parchi archeologici non si è ancora acquietata, potete fare un salto anche ad Eraclea Minoa, città fondata proprio dalla stessa Selinunte.
3. Dove dormire
Le soluzioni per dormire a Marinella di Selinunte sono davvero tantissime. Noi, per avere maggiore libertà e flessibilità, abbiamo scelto una casa vacanze ed abbiamo soggiornato presso Casa Vacanze Vivaldi. Si trova lungo una strada parallela al lungomare e la spiaggia, distante 200 metri, la si raggiunge in soli 5 minuti di comoda camminata a piedi.
Devo ammettere che si è trattata di una scelta azzeccatissima. La casa si trova in una zona tranquilla e silenziosa, e tutto è a portata di mano: panifici, ristoranti, bar, locali, supermercato.
La casa inoltre ha tutte le comodità: una cucina piccola ma funzionale, fornita di tutto; bagno ampio; climatizzatori; divanetti esterni; materasso comodo!
4. Dove mangiare
Sono numerosi i ristoranti ed i locali sul lungomare di Marinella di Selinunte. Nelle nostre serate abbiamo scelto sempre ristoranti con vista mare, tutti vicinissimi alla nostra struttura. Consiglio Baraonda, ristorante, bar, pizzeria “vecchio stile”, con una cucina non modernissima ma molto buona. Da provare anche il bar, sia per la colazione, sia come aperitivo. Per una cena più raffinata e romantica consiglio Il Muraglione, con piatti più ricercati e specialità tunisine. Infine consiglio quello che per me è stato il ristorante più suggestivo, ovvero Pierrot. Suggestivo perché qui puoi cenare con vista sull’acropoli che non è per niente male!
5. Cosa mangiare
Qui si apre un ampio capitolo che rischia di non chiudersi mai. Perché qui, come in tutte le località siciliane, di piatti tipici ce ne sono numerosissimi. Tra l’altro, come detto prima, si trovano veramente i piatti tipici, e non le solite cose da dare in pasto ad ignari turisti. Basta pensare che negli stessi locali vanno a mangiare le persone del luogo.
Tra le specialità sicuramente il pane nero di Castelvetrano, realizzato con farina di tumminia, da mangiare cunzatu, ovvero con abbondante olio, acciughe, cacio cavallo fresco, pomodoro, origano ed un pizzico di sale. Il pranzo ideale per una giornata al mare.
Da provare il cous cous di pesce, tipico di tutta la zona di Trapani, i biscottini alle mandorle, le morbidissime brioches da mangiare con gelato o con granita, le arancine, e tutti i piatti a base di pesce.
A parte il “caciocavallo fresco nel pane cunsato”, in quanto era sicuramente pecorino da latte proveniente dalle pecore della valle del belice, il resto è una descrizione molto ma molto vicina alla realtà. Complimenti.
E chi non la vorrebbe fare una vacanza così, archeologia di quella bella bella, un mare cristallino ed invitante e una cucina come quella siciliana.
Tu ami la Sicilia e anche io ( impossibile non amarla )