Dopo avere vinto il premio di Borgo dei Borghi 2016 (terzo anno consecutivo per un borgo siciliano), il paese di Sambuca di Sicilia ha destato la nostra curiosità a tal punto che non potevamo esimerci dal visitarlo a modo nostro, con tanto di cartina alla mano e macchina fotografica appesa al collo. Abbiamo così scoperto un borgo davvero delizioso, ricco di storia e cultura, perfettamente inglobato nello splendido paesaggio naturale che rimane ancora oggi intatto.
CENNI STORICI
Sambuca di Sicilia, che visto dall’alto ha la forma di un triangolo bianco, sorge su una rocca a guardia della Valle del Belice, lungo la via dei castelli. Il paese è stato fondato dagli arabi intorno al’830, pochi anni dopo il loro sbarco in Sicilia, e fu chiamato Zabuth. Tracce della presenza araba sono ancora visibili nell’antico quartiere saraceno, proprio sulla cima del pendio. Nei secoli a seguire le ricche e nobili famiglie sambucesi hanno espanso il paese lungo il corso che scende verso la valle, costruendo qui diversi palazzi e chiese di notevole prestigio.
COSA VEDERE
Per visitare Sambuca di Sicilia consigliamo di lasciare l’auto all’inizio di Corso Umberto I, praticamente la via principale del paese, e di salire a piedi lungo la strada, dove si trovano le principali attrazioni. Molte di queste sono ad ingresso libero, mentre per altre occorre un biglietto d’ingresso cumulativo, del valore di € 3,00. Per maggiori dettagli visitate la pagina del comune.
Il percorso di visita inizia con il Teatro L’Idea, uno dei pochi teatri all’italiana dell’800, fortemente voluto da un gruppo di intellettuali ed oggi istituzione comunale dalla vivace attività. Di fronte si trova la Chiesa di S. Calogero, oggi trasformata in Istituzione Giambecchina, dove sono custodite la maggior parte delle opere del celebre pittore sambucese.
Molte sono le chiese che si possono visitare lungo il percorso come la piccola Chiesa di S. Giuseppe; la Chiesa di Santa Caterina, in perfetto stile barocco, in attesa di un restauro che meriterebbe e riporterebbe alla luce la sua antica bellezza; la Chiesa del Carmine, oggi chiesa principale di Sambuca con la statua marmorea di scuola gaginiana della Madonna dell’Udienza, Patrona di Sambuca di Sicilia; la Chiesa di S. Michele Arcangelo; la Chiesa Madre, danneggiata all’interno dal terremoto del 1968, oggi purtroppo inagibile, anche essa in attesa di restauro.
Grazie all’alta presenza di nobili famiglie, esistono diversi antichi e bellissimi palazzi oggi visitabili. Tra tutti segnaliamo Palazzo Truncali Panitteri, oggi sede sia del Museo Archeologico sia della Strada del Vino Terre Sicane e dell’Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa Iter Vitis.
Imperdibile, al Monastero di Santa Caterina, la mostra delle originali e bellissime sculture in tessuto di Sylvie Clavel, ex danzatrice che a soli 26, a causa di un incidente, deve abbandonare la danza e inizia a realizzare delle opere semplicemente annodando delle corde. Assolutamente da vedere.
Il percorso termina sulla cima del pendio, esattamente sul Terrazzo Belvedere, dove si può ammirare tutta la vallata a 360°.
NEI DINTORNI
Come detto in precedenza Sambuca di Sicilia è perfettamente inglobato nel paesaggio naturale che lo circonda. A solo 4 km si trova il Lago Arancio, un bacino artificiale che sorge nell’ex Feudo Arancio, oggi sede di una cantina vitivinicola. Sempre nelle vicinanze si trovano le purrere, antiche cave di tufo.
Da non perdere l‘Area Archeologica di Monte Adranone, dove si trovano i resti di Adranon, anrtica città fondata nel VI secolo a.C.
COSA MANGIARE
Siamo in Sicilia, inutile ricordare che qui è impossibile morire di fame! E infatti di prodotti tipici ce ne sono parecchi, come la squisita Vastedda del Belice, tipico formaggio con latte di pecora a pasta filata; come le Minni di Virgini, dolci ripieni di crema di ricotta e coperti da glassa bianca; come gli ottimi vini tipici della valle del Belice; come le lumache, uno dei simboli di Sambuca. Non ci resta che provarli tutti!
COME ARRIVARE
Per raggiungere Sambuca di Sicilia da Palermo è possibile scegliere tra due percorso diversi. Si può percorrere la Statale SS624 Palermo-Sciacca, uscita al Bivio Gulfa per Sambuca di Sicilia; oppure si può percorrere l’autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo in direzione Mazara del Vallo. All’uscita di Gallitello, al km 78, seguire la segnaletica in direzione SS624 Palermo-Sciacca e immettersi nella Strada Statale SS624 Palermo-Sciacca. Uscire al Bivio Gulfa.
Da Trapani percorrere l’autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo in direzione Mazara del Vallo. All’uscita di Gallitello, seguire la segnaletica in direzione SS624 Palermo-Sciacca e immettersi nella Strada Statale SS624 Palermo-Sciacca. Uscire al Bivio Gulfa.
Da Agrigento immettersi nella Strada Europea E931 Mazara del Vallo-Gela in direzione Mazara del Vallo. Dopo Sciacca imboccare l’uscita San Bartolo al km 63 e proseguire per la Strada Statale SS624 Palermo-Sciacca in direzione Palermo. Uscire al Bivio Gulfa. Il percorso è lungo 90 km circa.
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