Nel novembre del 1945 l’intero pianeta si ritrova a fare i conti con le conseguenze del secondo conflitto mondiale: milioni di persone morte, città devastate, economie da ricostruire e soprattutto tanto bisogno di pace. Ma per mantenere la pace non bastano accordi politici ed economici firmati da capi di stato. Ci vuole un progetto comune, qualcosa che ci avvicini gli uni agli altri e che ci faccia sentire tutti partecipi.
Ed è con questo spirito nel nel novembre del 1945 viene istituita a Parigi l’UNESCO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Lo scopo è quello di fare conoscere e valorizzare luoghi o siti di eccezionale qualità culturale, naturale e scientifica, facendoli diventare patrimonio dell’intera umanità. Un progetto ambizioso e bellissimo che oggi conta più di mille siti sparsi per il mondo, con una lista che cresce di anno in anno.
L’Italia, insieme alla Cina, è il paese con più siti UNESCO (55). Si va dalle Dolomiti alla Piazza dei Miracoli di Pisa; dai Trulli di Alberobello a Matera; dal centro storico di Napoli alla Reggia di Caserta.
La Sicilia è una terra ricca di tesori e meraviglie che non passano inosservate. Tesori e meraviglie che riguardano sia le bellezze naturalistiche, sia le bellezze storico, artistico e culturali. Attualmente sono 7 i siti UNESCO in Sicilia, sparsi lungo il territorio dell’isola.
La Valle dei Templi di Agrigento (dal 1997)
Con i suoi 1300 ettari di estensione e la presenza di monumenti ancora ben conservati, è indubbiamente una delle testimonianze più imponenti della cultura greca in Sicilia. Un luogo magico senza tempo, capace di regalare suggestioni incredibili. Dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCo nel 1997, questa valle non solo è il simbolo della città di Agrigento, ma forse è uno dei simboli più rappresentativi della Sicilia, tappa imperdibile per chi vuole visitare l’isola.
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La Villa Romana del Casale a Piazza Armerina (dal 1997)
Appartenuta ad un esponente dell’aristocrazia senatoria romana, la Villa Romana del Casale è un vero e proprio capolavoro di straordinaria bellezza. 48 stanze, una superficie di 3.500 mq ed i mosaici più estesi ed affascinanti di epoca romana che testimoniano lo stile di vita di questa civiltà. Da ammirare stanza dopo stanza.
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Le isole Eolie (dal 2000)
Arcipelago formato da 7 splendide isole di origine vulcanica, Alicudi, Filicudi, Lipari, Salina, Vulcano, Panarea e Stromboli, che si trovano al largo della costa messinese. Natura selvaggia ed incontaminata, mare stupendo e 2 vulcani attivi (Stromboli e Vulcano), sono solo alcuni degli elementi che rendono queste isole un vero patrimonio dell’umanità.
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Le città barocche del Val di Noto (dal 2002)
Il Val di Noto rappresenta la punta sud-orientale della Trinacria, ovvero l’isola di Sicilia così come era chiamata un tempo, prima dell’arrivo dei Siculi. Questa zona comprende le province di Siracusa e Ragusa, e parte della provincia di Catania. Si tratta di città che sono state praticamente rase al suolo dal terremoto che ha colpito questa zona alla fine del 1600. Città che sono poi state ricostruiste con lo stile dell’epoca, il tardo-barocco siciliano che ha una sua unicità al mondo. Ed è per tale ragione che il Val di Noto è stato inserito nella lista dei siti UNESCO in Sicilia.
Le città premiate, per lo stile barocco, sono Scicli, Ragusa, Modica, Caltagirone, Catania, Palazzolo Acreide, Noto e Militello in Val di Catania.
Siracusa e la necropoli di Pantalica (dal 2005)
La città di Siracusa, un tempo capitale della Sicilia, rappresenta un vero unicum: è infatti riuscita a mescolare le sue chiare ed ancora ben visibili origini greche con le novità del barocco siciliano. La piazza di Ortigia, l’area archeologica ed il bellissimo teatro greco sono luoghi che rimangono nel cuore.
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Di tutt’altro genere è invece la necropoli di Pantalica. Un paesaggio naturale e selvaggio nella valle dell’Anapo che ci racconta di antiche popolazioni che vivevano in Sicilia prima ancora dell’arrivo dei greci.
L’Etna (dal 2013)
L’Etna è il più grande vulcano d’Europa. Si tratta di un vulcano ancora attivo, nel territorio della provincia di Catania ma visibile da più parti in Sicilia, capace di regalare spettacolari colate laviche in ogni periodo dell’anno. Poiché supera i 3000 metri di altezza, la sua cima rimane innevata per gran parte dell’inverno ed a volte anche per parte dell’estate. Impossibile non inserirlo nella lista dei siti UNESCO in Sicilia.
La Palermo arabo-normanna (dal 2015)
Quando si parla di stile arabo-normano si fa riferimento ad uno stile davvero unico nel suo genere, presente esclusivamente in Sicilia, soprattutto nella città di Palermo. Si tratta della fusione tra due culture piuttosto diverse tra loro ma che finiscono per scontrarsi/incontrarsi proprio a Palermo. Fanno parte del circuito Palazzo Reale e Cappella Palatina, Cattedrale, Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, Chiesa di San Cataldo, Ponte dell’Ammiraglio, il Castello della Zisa, Duomo e chiostro di Monreale, Duomo e chiostro di Cefalù.
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Siti UNESCO in Sicilia in lista di attesa
Oltre agli appena citati siti UNESCO in Sicilia, ce ne sono altri che aspettano da tempo di essere inseriti. Sto parlando di Taormina, dell’isola di Mozia e di Selinunte. Tutti questi, e moltissimi altri ancora, meriterebbero ampiamente di essere inseriti in questa prestigiosa lista. Chissà, magari è solo questione di tempo.
MAPPA DEI SITI UNESCO
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Conoscere, amare e difendere ilnostro patrimonio artistico, dovrebbe essere lo scopoprimario di ogni politico siciliano!