Quando si percorre l’autostrada che da Palermo conduce fino a Messina, il nostro sguardo si perde all’orizzonte, là dove il mare Tirreno si congiunge con il cielo, e là dove, nelle giornate di cielo terso, si scorgono anche le isole Eolie schierate una di seguito all’altra. Ma se ci si sofferma sul litorale, oltre ad ammirare le spiagge e le scogliere a picco sul mare, non si può fare a meno di notare un piccolo promontorio, che svetta imponente dalla costa, e che di fatto chiude il grande golfo che parte da Bagheria e finisce a Cefalù. Ecco quel promontorio, la cui forma ci ricorda quella di una lumaca, è la Rocca di Cefalù.
Con i suoi 268 metri di altitudine la rocca svetta sopra Cefalù e viene chiamata dagli abitanti del luogo “u castieddu”, ovvero il castello. Infatti proprio in cima alla rocca svetta l’antico castello che, seppure oramai ridotto a ruderi, conserva ancora oggi un fascino che non lascia indifferenti. Ma si può salire in cima alla Rocca di Cefalù? Esiste un sentiero? Che grado di difficoltà ha? E cosa si può ammirare da lassù? Ebbene, se ti sei posto anche una sola di queste domande, in questo articolo troverai tutte le risposte che cerchi. Quindi zaino in spalla e partiamo.
Storia della Rocca di Cefalù: le origini del mito
Secondo un’antica legenda le origini di questo promontorio sono legate al mito e alla figura del semidio Dafni. Figlio del dio Ermes e della ninfa Dafnide, il pastore Dafni era famoso per la sua bellezza e per avere inventato il canto bucolico. Di lui si innamorarono numerose donne, tra cui anche la ninfa Echemeide, figlia della dea Giunone. I due giovani, belli e innamorati, convolarono a giuste nozze giurandosi fedeltà eterna. Giuramento che ahimé non fu rispettato in pieno.
Infatti la regina Clifene, persa la testa per Dafni, riesce a sedurlo facendolo ubriacare e somministrandogli un potente afrodisiaco. Ma, si sa, gli dei non prendono mai bene un giuramento che viene infranto, seppure contro la propria volontà, e così Giunone punisce il genero rendendolo cieco e costringendolo a vagare per la Sicilia senza mai riuscire a trovare pace. Giunto al colmo della disperazione Dafni decide di togliersi la vita gettandosi da un dirupo, ma prima che il suo corpo si infranga sul duro suolo, il padre Ermes, mosso a compassione, lo trasforma in una rupe che si affaccia sul mare. La rupe in questione è proprio la Rocca di Cefalù.
Leggi anche: Cosa vedere a Cefalù
Come salire alla Rocca di Cefalù
Si può salire in cima alla Rocca di Cefalù? Ma certo che si! Si tratta di un percorso particolarmente amato sia dagli escursionisti locali sia dai turisti che visitano la zona. Ma che tipo di percorso è, e soprattutto che grado di difficoltà ha? Se chiedete agli escursionisti esperti vi diranno che è facilissimo, ma se chiedete a chi non è abituato a fare questo genere di percorso vi dirà che è faticoso. Chi dei due ha ragione? Di fatto entrambi. Per capire meglio vi darò qualche informazione tecnica.
Il percorso, tra andata e ritorno, è lungo circa 3 km, con un dislivello di 268 metri. Il percorso è tutto in salita, senza interruzioni, e soprattutto per gran parte sotto il sole e senza alcuna copertura. Questo significa che nelle giornate di caldo potrebbe risultare piuttosto faticoso, specie se come la sottoscritta soffrite di cali di pressione debilitanti.
Lungo il percorso ci sono due punti panoramici. Il primo punto panoramico si trova a metà strada e si raggiunge più o meno facilmente: la strada è costituita da grossi gradini in pietra abbastanza comodi e lungo il tragitto avete succulenti assaggi del panorama sottostante. La fatica viene premiata dalla visione dall’alto di tutta Cefalù. Il secondo punto panoramico si trova in cima e si raggiunge attraverso un sentiero che si dipana tra le rocce e quindi potrebbe rappresentare qualche difficoltà, anche se non è nulla di trascendentale. Da quassù si ha un panorama a 360°.
Orari, costi e consigli pratici
Se volete quindi affrontare l’impresa ecco alcuni pratici consigli: indossate scarpe comode, meglio se scarponcini da trekking; evitate le giornate calde; coprite la testa con un cappellino; portate una scorta di acqua; portate una macchina fotografica!
La visita alla Rocca di Cefalù non è libera. Esiste infatti un cancello di ingresso, ci sono orari di apertura e chiusura e si paga un biglietto. Il costo del biglietto è di € 5 e questi sono gli orari:
- Da aprile a ottobre: dalle ore 8:00 alle ore 20:00 (ultimo accesso consentito alle 19.00);
- Da novembre a marzo: dalle ore 9:00 alle ore 16:00 (ultimo accesso alle 15:00)
Vi consiglio comunque prima di partire di informarvi se ci sono eventuali cambiamenti su questo sito.
Cosa vedere al primo punto panoramico della Rocca di Cefalù
Come vi ho detto precedentemente, il primo punto panoramico è quello che si raggiunge più facilmente. Molti tra l’altro preferiscono fermarsi qui e trascorrere qualche ora nell’area attrezzata. Qui infatti si trovano alcuni tavoli e delle panche dove è possibile fare un pic nic all’ombra rigenerante di alcuni alberi per poi lasciarsi incantare dal panorama sottostante. Qui si trovano anche i resti dell’antico tempio di Diana, risalente al IX secolo a.C., testimonianza dei primi insediamenti nella zona.
Ma la vera chicca è affacciarsi dalla terrazza naturale incastonata tra le antiche mura merlate e ammirare tutta Cefalù ai vostri piedi. Si vede tutto: la spiaggia, il borgo e il maestoso duomo in tutta la sua estensione.
Cosa vedere al secondo punto panoramico della Rocca di Cefalù
Dopo esservi rifocillati all’ombra degli alberi, se avete ancora forza nelle gambe potete proseguire verso la vetta. Qui il percorso cambia: i grossi e ben tracciati gradini in pietra lasciano il posto a un sentiero tra le rocce, totalmente privo di alberi e quindi sotto il sole. Questa, insieme alla pendenza che comunque non è impossibile, rappresenta la massima difficoltà. Arrivati in cima la vostra fatica sarà ampiamente ripagata.
Qui si trovano i resti dell’antico castello, del XIII secolo d.C., che vi permette di ammirare la costa da tutte le direzioni. A ovest vi troverete ai piedi lo stesso panorama visto precedentemente, solo con una visuale più dall’alto. Ad est invece vi troverete ai piedi il porto e tutta la costa fino a Capo D’Orlando, oltre alle già citate isole Eolie all’orizzonte.
Come arrivare alla Rocca di Cefalù
Arrivare alla Roca di Cefalù è molto semplice. Per molti turisti (ma anche per i locali) rappresenta la classica gita fuori porta da Palermo.
In auto: percorrere l’autostrada Palermo-Messina, prendere lo svincolo per Cefalù e parcheggiare l’auto nei pressi dell’ingresso della salita, in Corso Ruggero.
In treno: molto comodo arrivare ai piedi della rocca in treno. Basta prendere il treno dalla stazione centrale di Palermo, direzione Termini Imerese. La Stazione di Cefalù dista appena 800 metri dall’ingresso della salita.
Commenta per primo