Il Parco delle Madonie: cosa vedere, natura, borghi, cibo e attività

Madonie

Le Madonie sono un gruppo montagnoso posto nella parte centro-settentrionale della Sicilia e interamente ricadente nella provincia di Palermo. Insieme ai Monti Nebrodi e ai Monti Peloritani, formano quello che viene considerato l’Appennino Siculo. Si tratta di un vero e proprio polmone verde, importantissimo per l’approvvigionamento di acqua, che nel 1981 diventa area protetta, mentre nel 1989 viene istituito l’Ente Parco delle Madonie.
Un tesoro fatto di storie da scovare tra antichi borghi medievali, di foreste centenarie, di cantine, di pascoli, di valli, di colline e di campi di grano.

Cosa troverai in questo articolo:

  1. Madonie: aspetti naturalistici
  2. Andare per borghi sulle Madonie
  3. Itinerari culturali
  4. Le Madonie in tavola
  5. Attività

Pronti ad immergervi nel fantastico mondo delle Madonie?

Parco delle Madonie: aspetti naturalistici


MadonieIl parco delle Madonie offre paesaggi anche piuttosto diversi tra loro: dalla fascia costiera settentrionale si passa a quella medio-collinare per poi salire, chilometro dopo chilometro, fino alle vette più alte della parte interna che guardano verso meridione. Ogni altitudine ci regala panorami tutti da ammirare, con una vegetazione che varia durante le stagioni dell’anno. Dai prati verdi e fioriti in primavera, al foliage autunnale fino al bianco manto nevoso che ricopre ogni superficie durante i freddi inverni.
Da come potete facilmente intuire il Parco delle Madonie è il luogo ideale per gli amanti della natura e delle escursioni all’aria aperta. Sono infatti molteplici i sentieri tracciati, alcuni anche abbastanza semplici ed agevoli per chi non ha particolare dimestichezza con questo genere di percorsi; altri invece più impegnativi, destinati ad un pubblico più esperto, magari accompagnato da guide escursionistiche.

Gli antichi pagliai

Pagliaio sulle MadonieNatura incontaminata quindi, ma anche natura che si fonde in maniera armoniosa con l’azione dell’uomo. Come gli antichi pagliai, vecchie costruzioni in pietra, paglia e legno, utilizzati dai pastori come rifugio ma anche come luogo per la trasformazione del latte in formaggio. Oggi ne rimangono tracce a Piano Cervi, Piano Sempria e a Piano Farina.

Pizzo Carbonara

La cima più alta è Pizzo Carbonara, che con i suoi 1979 mslm rappresenta la montagna più alta della Sicilia (se escludiamo l’Etna che di fatto è un vulcano). Da qui è possibile osservare uno scenario che domina tutta la Sicilia: da un lato i monti Caronie verso Messina e l’Etna; guardando verso nord-est si possono ammirare le isole Eolie che nelle giornate di cielo terso sono ben visibili; verso sud le cime dei Sicani e il mare d’Africa.

Bosco degli agrifogli giganti

Rovere di Pomieri 600 anniA Piano Pomo, fra Petralia Sottana e Castelbuono, a quota 1400, si trova il bosco degli agrifogli giganti: si tratta di alberi secolari (alcuni hanno più di 400 anni), alti più di 10 metri, con 4 metri di circonferenza e un fogliame così fitto da creare una sorta di bosco fatato.

Le Gole di Tiberio

L’area orientale del parco delle Madonie è attraversata dal fiume Pollina. Il fiume ha una portata d’acqua piuttosto considerevole soprattutto in primavera, e lungo il suo corso forma una serie di laghetti e piccole cascate. A 450 mslm, tra San Mauro Castelverde, Pollina e Castelbuono, il fiume ha creato un canyon, oggi chiamato Gole di Tiberio, attraversabile con una escursione in gommone.

Piano Battaglia

Piano BattagliaNella parte più alta, a 1600 mslm, si trova Piano Battaglia, un suggestivo pianoro che in autunno si tinge del rosso tipico delle foglie che cadono, e in inverno di bianco per la neve che in alcune annate cade anche copiosa.

Piano Cervi

Pagliaio di Piano CerviA 1300 mslm si trova Piano Cervi, da molti considerato il sentiero più bello delle Madonie. Con una facile escursione si può ammirare una vasta vallata che un tempo ospitava un lago oggi non più esistente; poco più avanti si raggiunge uno dei tanti pagliai ancora diffusi sulle Madonie, un tempo utilizzati dai pastori per trasformare il latte in formaggio.

Lago Mandria del Conte

Laghetto Mandria del Conte

Il Laghetto Mandria del Conte è un piccolo bacino artificiale a pochi km da Piano Battaglia. Le sue acque placide lo trasformano in uno specchio naturale nel quale si riflette tutto paesaggio che lo circonda.

Andare per borghi sulle Madonie


Il Parco delle Madonie comprende 15 comuni: Caltavuturo, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Collesano, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, S. Mauro Castelverde, Scillato, Sclafani Bagni. Alcuni di questi possono essere considerati non soltanto tra i borghi più belli di Sicilia ma di tutta Italia. Spiccano i nomi di Gangi, eletto borgo più bello d’Italia nel 2014 e Petralia Soprana, eletto borgo più bello d’Italia nel 2018.

I borghi madoniti sono prevalentemente borghi con impianto medievale, caratterizzati da stradine strette e lastricate (talmente strette che in molti casi le automobili non possono passare), posti in altura e in luoghi panoramici, costituiti da antiche abitazioni dalle spesse e solide mura e abbellite da balconi fioriti, ricchi di fontane, chiese, piazze e luoghi iconici che si inseriscono in modo armonioso nel paesaggio. Trascorrere in uno di questi borghi un fine settimana aiuta a rigenerare corpo e mente!

Itinerari culturali sulle Madonie


Grazie alla loro storia e alla ricchezza che in passato ha contraddistinto questi territori, i comuni del Parco delle Madonie sono ricchi di beni culturali e di opere di pregevole fattura, anche se a volte risultano poco conosciute persino agli stessi siciliani. Sono molteplici gli itinerari culturali che si possono intraprendere all’interno di tutto il territorio.

Castelli

Tra i beni culturali più conosciuti spiccano i castelli, un tempo dimore nobiliari dei feudatari che gestivano i propri terreni. Alcuni oggi sono stati riconvertiti in qualcos’altro, altri purtroppo sono ridotti a ruderi. Tra i castelli meglio conservati e meglio utilizzati c’è sicuramente in Castello dei Ventimiglia a Castelbuono. Costruito nel 1316 con la funzione di torre di guardia, nel 1500 diventa residenza nobiliare. Tra gli elementi di prestigio spicca la cappella palatina realizzata da Giuseppe e Giacomo Serpotta, con gli immancabili stucchi di putti e personaggi vari che riempiono tutte le pareti. Oggi il castello è sede del Museo Civico che conserva ricche collezioni permanenti esposte nelle sezioni Archeologica, Urbanistica, di Arte Sacra e nella Pinacoteca di Arte Moderna e Contemporanea. La piazza del castello è luogo simbolico e rappresentativo di tutta la cittadina di Castelbuono. Proprio in questa piazza si svolgono durante il periodo estivo importanti festival musicali, come il Festival Jazz e l’Ypsigrock.

Ridotti invece a ruderi sono i castelli di Pollina (costruito in cima ad una rupe e attorno al quale è stato poi costruito tutto il centro abitato. Oggi rimane in piedi solo l’alta torre quadrata da cui Francesco Maurolico faceva le sue ricerche astronomiche), Geraci Siculo, Collesano, Isnello e Gratteri. Questi resti, che comunque mantengono un certo fascino, ci permettono di comprendere la ricchezza del territorio anche in tempi passati.

Chiese

Numerosissime sono le chiese sparse su tutto il territorio.  Su tutte spicca il Duomo di Cefalù, patrimonio Unesco dal 2013 insieme agli altri edifici della Palermo Arabo-Normanna. Questa imponente costruzione fu fatta realizzare per volontà di Ruggero II nel 1131, con un progetto ambizioso che purtroppo rimase incompiuto a causa della morte dello stesso re. Ad affascinare sono i mosaici che rivestono la zona absidale, con il Cristo Pantocratore che richiama quello del Duomo di Monreale e della Cappella Palatina di Palermo, e il Chiostro.
Splendide sono anche le chiese barocche di Petralia Soprana e Gangi, chiese che io ho avuto modo di visitare e di ammirare.

Itinerari artistici tra le chiese madonite

Abbondano le chiese barocche, ricche di marmi e stucchi che ricoprono pareti e pavimenti, con le volte affrescate e con i tipici campanili maiolicati. All’interno di queste chiese sono presenti opere di grande prestigio di diversi autori siciliani che possono diventare anche protagoniste di itinerari artistico-religiosi. In particolare se ne possono individuare 3:

l’itinerario gaginiano permette di scoprire e ammirare i capolavori scultorei dei Gagini. L’itinerario attraversa 6 comuni madoniti: Polizzi Generosa, Petralia Sottana, Petralia Soprana, Gangi, Geraci Siculo e Pollina. I Gagini furono una famiglia di architetti e scultori, originari di Bissone sul Lago di Lugano e molto attivi in Liguria e in Sicilia, considerati tra i massimi esponenti del Rinascimento sull’isola. Il più importante artista della famiglia fu Antonello Gagini che a Palermo ha lasciato alcuni dei suoi più importanti capolavori;

l’itinerario dello Zoppo di Gangi, pseudonimo sotto il quale hanno operato due noti autori del ‘500: Giuseppe Salerno(Gangi; 1570 – 1633) e Gaspare Vazzano (Gangi; 1562 – 1630), tra XVI e XVII secolo. Le loro opere abbelliscono le chiese di Polizzi Generosa, Petralia Soprana, Geraci Siculo e Gangi. L’opera più famosa è il Giudizio Universale su tela, che si trova dietro l’altare maggiore della Chiesa Madre di Gangi ed è considerata la tela col giudizio universale più grande d’Italia;

l’itinerario di Frate Umile (vero nome Giovan Francesco Pitorno), artista nato a Petralia Soprana. Famosi sono i suoi crocifissi lignei che, perfettamente inseriti nelle direttive culturali della Controriforma, enfatizzano la drammaticità dell’evento e del dolore. Le sue opere sono presenti in molte chiese in Sicilia. Tra le più importanti si segnalano quelle presenti all’interno della Chiesa Madre di SS Pietro e Paolo a Petralia Soprana e quello nella Chiesa del SS Salvatore a Gangi.

Nel territorio sono presenti alcuni interessanti musei, come il museo di arte contemporanea sottosale a Petralia Soprana. Si tratta di un caso unico al mondo: all’interno di una miniera di sale attiva si trova un museo con le sculture di salgemma.

Le Madonie in tavola


Mangiare in montagna significa mangiare cibi genuini con prodotti del territorio a km 0.  Un territorio dalla biodiversità unica come quello delle Madonie dà vita a materie prime che solo qui possono essere trovate: come la manna, presidio Slow Food, una linfa zuccherina che si ottiene dalla corteccia degli alberi di frassino, che viene utilizzata in pasticceria ma anche come rimedio per diversi malanni; il fagiolo badda, con il suo tipico colore bianco a chiazze nere, ingrediente fondamentale per piatti tipici come zuppe abbinate a finocchietto selvatico e cotenna di maiale; la ricotta di basilisco, che si ottiene mescolando al late di capra il basilisco (tipico fungo che cresce solo sulle Madonie); formaggi come il canestrato o Canistratu (formaggio di latte vaccino misto a pecorino o caprino prodotto in canestri di giunco), i caciocavalli, la famosa provola delle Madonie;  l’arancia bionda di Isnello; il sale di Petralia Soprana; le nocciole di Polizzi Generosa; e poi salsicce, carne, torrone e tanto altro ancora.

Nella zona collinare che si affaccia sul mare si trovano diversi vigneti che producono vini come Nero D’Avola, Merlot, Cabernet, Inzolia, Chardonnay e Savignon.
Non mancano sul territorio ristoranti e agriturismi che propongono nei loro menù tutti i prodotti tipici.

Attività da fare sulle Madonie


Numerose sono le attività che si possono fare sul territorio. Anche qui la lista è lunghissima e mi limiterò ad indicare solo quelle più famose. Oltre alle già elencate escursioni a piedi lungo i vari sentieri, si possono fare passeggiate a cavallo o in bicicletta; lanciarsi nel vuoto con l’unica zipline della Sicilia, lunga 1600 m. con un dislivello di 260 m.; divertirsi al Parco Avventura; visitare il museo della Targa Florio; assistere alla preparazione del formaggio seguita da una degustazione; visitare una cantina; itinerari enogastronomici; partecipare alla raccolta delle olive o delle castagne; fare il cammino dei santuari; attraversare in gommone le Gole di Tiberio; fare ciaspolate durante il periodo invernale; e molto altro ancora.

Per maggiori informazioni sulle attività da fare sulle Madonie vi consiglio di consultare alcuni siti:

  • The heart of Sicily, dove un gruppo di operatori e host propongono varie esperienze da fare sul territorio
  • Madonie a passo lento, dove potete trovare numerosissime attività tra escursioni, trekking, ciaspolate, river trail, nordic walking e tanto altro
  • Giovanna Gebbia Turismo Sicilia, una guida naturalistica che conosce molto bene il territorio e che sa creare itinerari molto suggestivi
Informazioni su Giusy Vaccaro 440 Articoli
Autrice del blog Io Amo La Sicilia. Nata e cresciuta a Palermo, amo la mia terra, nonostante le sue infinite contraddizioni.

2 Commenti

  1. Grande lavoro. Il blog è davvero bellissimo e utilissimo. Mi permetto solo di segnalare una errata concordanza nata, probabilmente, da una variazione di soggetto della frase:
    “Il parco delle Madonie offrono paesaggi anche piuttosto diversi tra loro”.
    Grazie e a presto sulle Madonie.

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