Una piccola guida alla scoperta delle più belle cappelle e chiese barocche a Palermo.
Il barocco è uno stile artistico che in genere non lascia indifferenti. C’è chi lo ama e c’è chi non lo sopporta; c’è chi si lascia trasportare dall’aspetto più emotivo e c’è chi lo trova pacchiano. In ogni caso divide le masse e questo è insito nella sua stessa natura. Provate ad immaginare lo sgomento dei viaggiatori del Grand Tour, intrisi di cultura neoclassica, di fronte a decorazioni così fitte da fare mancare il fiato!
Lo scopo dell’arte barocca, sia che si tratti di pittura, scultura o architettura, è suscitare stupore e meraviglia, e per farlo si serve di un’abbondante dose di teatralità e di effetti scenografici.
Il barocco siciliano porta ai massimi livelli queste caratteristiche, fino ad arrivare all’ipertrofia decorativa, con soluzioni che si possono ammirare solo qui.
Cosa troverai in questo articolo
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La tecnica del marmo mischio
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Chiesa del Gesù (Casa Professa)
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Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria
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Chiesa di Santa Marian in Valverde
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Chiesa di San Giuseppe dei Teatini
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Cappella Roano (Monreale)
La tecnica del marmo mischio
In Sicilia infatti nasce la cosiddetta tecnica del marmo mischio: si tratta di tarsie marmoree di vario colore, sagomate e poi giustapposte in modo da creare immagini sia geometriche sia figurative. Gli artisti siciliani erano molto bravi a sfruttare i colori originali e le naturali venature del marmo per creare effetti realistici e stupefacenti allo stesso tempo. Si arriva a livelli di virtuosismo senza precedenti.
Le più grandi opere con lavorazioni a marmi mischi sono state realizzate in importanti chiese sia a Messina che a Palermo. Purtroppo di Messina ci rimane ben poco, soprattutto dopo il devastante terremoto, con conseguente maremoto, del 1908. A Palermo invece rimangono ancora molte pregevoli testimonianze, alcune delle quali scampate miracolosamente ai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Se siete curiosi e desiderosi di conoscere e ammirare dal vivo questi capolavori, eccovi una lista di cappelle e chiese barocche a Palermo da non perdere.
Chiesa del Gesù (Casa Professa)
Non potevo iniziare questa carrellata se non con la regina delle chiese barocche a Palermo, la più amata dagli stessi palermitani, ovvero Casa Professa. Ci troviamo in pieno centro storico, alle porte del mercato di Ballarò, in un quartiere che negli ultimi anni sta vivendo una profonda riqualificazione. La facciata esterna, semplice e lineare, trae in inganno perché una volta superata la soglia si viene completamente circondati dalla ricchezza delle decorazioni fitte e lussureggianti, che non lasciano libero neppure un centimetro quadrato di superficie. Ci sono così tante cose da vedere, così tanti particolari degni di attenzione, che non si sa da dove iniziare il percorso visivo.
La chiesa è piuttosto ampia, a 3 navate, arricchita da numerose cappelle laterali nelle quali il virtuosismo stilistico ha raggiunto livelli stratosferici. Capolavoro è il presbiterio, con un ricchissimo percorso iconografico che lascia capire il profondo senso religioso che anima i committenti di questa chiesa.
La chiesa è stata realizzata a partire dalla metà del ‘500, con l’arrivo dei gesuiti a Palermo, ed è poi stata decorata all’interno nel ‘600. Nonostante la distruzione del soffitto con i bombardamenti della seconda guerra mondiale (soffitto interamente ricostruito) rappresenta una tappa imprescindibile.
Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria
La chiesa di Santa Caterina d’Alessandria è considerata una delle più belle chiese barocche a Palermo. Fa parte di un complesso che comprende anche l’antico monastero di clausura (oggi non più attivo ma visitabile) e l’antica dolceria (dove ancora oggi vengono preparati i dolci tipici siciliani secondo le antiche ricette delle monache). La facciata, in perfetto stile tardo rinascimentale, si affaccia su due delle più belle piazze di Palermo: piazza Bellini e piazza Pretoria. Anche qui, una volta superata la soglia, si viene circondati dalla bellezza delle fitte decorazioni marmoree con precisi significati allegorici.
Splendida è la zona del presbiterio, così come la cappella dedicata a Santa Caterina, con la preziosa statua realizzata da Antonello Gagini. Da ammirare anche l’originale soffitto interamente affrescato, e le scene dell’antico testamento raffigurate nei pilastri laterali.
Chiesa di Santa Maria in Valverde
Tra tutte le chiese barocche a Palermo di cui vi sto parlando in questo articolo, la Chiesa di Santa Maria in Valverde è quella a cui sono più affezionata, se non altro perché durante una edizione del festival Le Vie dei tesori ho fatto da guida a numerosissimi visitatori. I bombardamenti della seconda guerra mondiale hanno colpito gravemente questa chiesa, provocando il crollo del soffitto, con la conseguente perdita di buona parte dello splendido affresco della volta (opera di Antonino Grano) e il danneggiamento di alcune statue. Tuttavia è una chiesa che ancora oggi sa stupire e vi posso assicurare che ogni persona che ha varcato la soglia ha esclamato un sonoro “Wow”.
La chiesa apparteneva all’attiguo convento dei carmelitani ed è stata decorata durante il ‘600 dai più importanti artisti locali, grazie ai finanziamenti del ricco mercante genovese Camillo Pallavicini. Purtroppo la chiesa è chiusa al pubblico, ma viene aperta in occasione di matrimoni o di manifestazioni come Le vie dei tesori. Se la trovate aperta vi consiglio di approfittarne!
Chiesa di S. Giuseppe dei Teatini
Di tutte le chiese barocche a Palermo di cui vi ho parlato fino ad ora, la chiesa di S. Giuseppe dei Teatini è sicuramente la più centrale. Si trova infatti ai Quatro Canti e ne ingloba uno tra le due facciate. Si tratta della più grande chiesa dell’ordine dei Teatini a sud di Napoli con pregevoli soluzioni dal punto di vista architettonico. Al su interno infatti ci sono ben 34 colonne in marmo grigio, provenienti dal monte Billiemi, che formano un sistema a baldacchino sia lungo le navate laterali, sia nella cupola.
Qui, oltre ai marmi mischi, troviamo altre lavorazioni di prestigio come gli affreschi della volta e le decorazioni in marmi dai colori accesi e vividi. Inoltre da pochi anni è possibile visitare anche la basilica ipogea dedicata alla Madonna della Provvidenza.
La Cappella Roano
E dopo questa carrellata di chiese barocche a Palermo (considerate che sono solo alcune, ce ne sarebbero tantissime altre da inserire nella lista) arriviamo ad una delle cappelle più spettacolari mai realizzate nella storia dell’arte. Stiamo parlando della Cappella Roano che si trova all’interno del Duomo di Monreale. Dopo esservi rifatti gli occhi con gli abbaglianti mosaici bizantini che ricoprono tutte le pareti della chiesa, proseguite in fondo al lato sinistro e attraversate una porticina che vi catapulterà dentro un’altra epoca e un altro stile.
Detta anche Cappella del Crocifisso, perché secondo le giustificazioni del cardinale Roano doveva dare una degna collocazione al crocifisso ligneo del ‘500, in realtà è il mausoleo dello stesso cardinale che la fece realizzare tra 1686 e il 1692. Roano non badò a spese, scelse i marmi più pregiati e chiamò i più importanti artisti dell’epoca. Il risultato è un tripudio di colori con un elaborato programma iconografico tutto incentrato sulla salvezza cristiana.
Altre chiese barocche a Palermo
La mia lista finisce qui, ma come vi ho già anticipato il numero di chiese barocche a Palermo è molto più elevato. Vi consiglio di visitare anche la Chiesa dell’Immacolata Concezione al Capo, la chiesa di S. Matteo a Cassaro, la Chiesa del Santissimo Salvatore. E se vi siete stancati dei marmi mischi, vi consiglio i numerosi oratori decorati a stucco che non mancheranno di sorprendervi.
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