Palermo è stata nominata Capitale Italiana della Cultura per il 2018, succedendo così a Mantova che è stata capitale del 2016 e a Pistoia che è capitale nel 2017. Il capoluogo siciliano ha trionfato, con voto unanime, sulle altre finaliste che erano Alghero, Aquileia, Comacchio, Ercolano, Montebelluna, Palermo, Recanati, Settimo Torinese, Trento, Erice e i comuni ericini (Buseto Palizzolo, Custonaci, Erice, Paceco, San Vito Lo Capo e Valderice).
“La candidatura – recita la motivazione – è sostenuta da un progetto originale, di elevato valore culturale, di grande respiro umanitario, fortemente e generosamente orientato all’inclusione alla formazione permanente, alla creazione di capacità e di cittadinanza, senza trascurare la valorizzazione del patrimonio e delle produzioni artistiche contemporanee. Il progetto è supportato dai principali attori istituzionali e culturali del territorio e prefigura a che interventi infrastrutturali in grado di lasciare un segno duraturo e positivo. Gli elementi di governance, di sinergia pubblico-privato e di contesto economico, poi, contribuiscono a rafforzarne la sostenibilità e la credibilità”.
Un riconoscimento che premia non solo l’immenso patrimonio storico, artistico e culturale della città, ma anche gli sforzi fatti negli ultimi anni per valorizzare una città merita decisamente molto di più di quanto fino ad ora ha raccolto.
Una vittoria che porta alla città anche un milione di euro per la realizzazione del progetto presentato e l’esclusione delle risorse investite dal vincolo del patto di stabilità.
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