Cosa vedere a Palermo: i luoghi da non perdere e alcune chicche

Cosa vedere a Palermo: ecco le mete assolutamente imperdibili e alcune chicche da ammirare nel capoluogo siciliano.

Palermo è la città dove sono nata a cresciuta e dove in pratica vivo le mie giornate. Una città complicata da raccontare, sia perché è veramente difficile concentrare in poche parole il suo enorme patrimonio, sia perché le numerose dominazioni e stratificazioni hanno creato aspetti apparentemente contraddittori, che però si sono fusi creando uno stile unico al mondo. Se state programmando un viaggio nel capoluogo siciliano e volete sapere cosa vedere a Palermo, eccovi una serie di luoghi assolutamente imperdibili ed alcuni, forse meno noti, ma che non potete non includere nel vostro viaggio. Quello che leggerete non è il semplice racconto di una turista che ha visitato Palermo e se ne è innamorata, ma il racconto di una persona che la vive e che la ama, nonostante le sue infinite contraddizioni.

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Cosa vedere a Palermo

1. CATTEDRALE DI PALERMO
2. TEATRO MASSIMO
3. PALAZZO REALE E CAPPELLA PALATINA
4. PIAZZA DEI QUATTRO CANTI
5. FONTANA PRETORIA (FONTANA DELLA VERGOGNA)
6. CHIESA DELLA MARTORANA
7. MERCATO DI BALLARO’
8. CHIESA DI CASA PROFESSA
9. CHIESA DELLO SPASIMO
10. CHIESA E MONASTERO DI SANTA CATERINA
11. ORATORI SERPOTTIANI
12. PALAZZINA CINESE
13. DOVE VEDERE PALERMO DALL’ALTO

Siete pronti a partire e a scoprire cosa vedere a Palermo?

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Cosa vedere a Palermo: la Cattedrale

Il mio racconto non può che cominciare da qui, dalla Cattedrale di Palermo, simbolo della nostra città, nonché patrimonio UNESCO. L’esterno è di quelli che si lasciano ammirare da ogni angolazione: imponente, maestoso, forse più simile ad un castello che ad una chiesa. L’interno, apparentemente più spoglio, in realtà custodisce preziosi tesori, come le reliquie di Santa Rosalia, patrona della città; le tombe reali di Federico II e dei suoi familiari; il tesoro della cattedrale, con opere che vanno dall’età dei Normanni fino all’800, e dove spicca la celebre corona della regina Costanza D’Aragona.
Da non perdere la vista dai tetti, accessibile da una stretta scala di oltre 100 gradini, che vi restituisce una indimenticabile panoramica dall’alto di Palermo.

La piazza antistante alla cattedrale è luogo di ritrovo per i palermitani, ed è anche il luogo da dove parte il carro di Santa Rosalia durante la festa a lei dedicata.

Cosa vedere a Palermo: Teatro Massimo

Altro simbolo di Palermo (e meta assolutamente imperdibile) è sicuramente il Teatro Massimo, teatro più grande d’Italia e terzo più grande in Europa. Bello, imponente, elegante, altezzoso ma allo stesso tempo accogliente, è il nostro più grande orgoglio, il luogo dove è sempre bello ritrovarsi quando ci si dà appuntamento in centro. Costruito alla fine dell’800 dall’architetto Basile, si lascia ammirare per la sua facciata che trae ispirazione dei templi greci, dalla lunga scalinata che è stata anche set cinematografico, e dalle gigantesche statue bronzee raffiguranti due leoni. Splendidi anche gli interni che possono essere ammirati o con una visita guidata oppure assistendo ad uno spettacolo della ricca stagione teatrale.

Cosa vedere a Palermo: Palazzo Reale e Cappella Palatina

Il Palazzo Reale di Palermo, conosciuto anche come Palazzo dei Normanni, ha ospitato per secoli i regnanti di Sicilia e oggi è sede dell’assemblea regionale. Data la sua lunga storia, al suo interno si possono trovare decorazioni che fanno riferimento a periodi diversi, dai mosaici bizantini della Stanza di Ruggero fino alle pitture neoclassiche.

All’interno del Palazzo reale si trova la Cappella Palatina, fatta realizzare nel 1129 da Ruggero II. Un capolavoro che racchiude i preziosi mosaici bizantini in oro che riproducono episodi dell’Antico e Nuovo Testamento; il soffitto ligneo a muquarnas con decorazioni tipiche arabe; il pavimento in marmo, anch’esso a mosaico, che mescola tecniche centro-italiche con decorazioni moresche. Uno spettacolo da ammirare a 360°.

Cosa vedere a Palermo: Piazza dei Quattro Canti

Piazza Vigliena, meglio conosciuta come i Quattro Canti, rappresentava l’esatto centro storico di Palermo. Realizzata nel 1620, è formata dall’incrocio di due strade principali: Corso Vittorio Emanuele (un tempo il Cassaro), che va dal mare fino al Palazzo Reale;  via Maqueda che va dalla stazione centrale fino al Teatro Massimo. Le due strade dividono quindi la città in 4 parti, i cosiddetti Mandamenti: Albergheria, Capo, La Loggia e Kalsa.

Ad ogni angolo si trova un canto sul quale sono posizionate delle statue con un preciso significato allegorico: nella parte più bassa ci sono le allegorie delle 4 stagioni; nella parte intermedia le statue di 4 re; nella parte più in alto le statue delle 4 sante patrone di Palermo, prima dell’avvento di Santa Rosalia.

Cosa vedere a Palermo: la Fontana Pretoria

A pochissimi metri dalla piazza dei Quattro Canti si trova Piazza Pretoria, da cui si accede al Palazzo di Città. In mezzo alla piazza capeggia in tutto il suo splendore la Fontana Pretoria, meglio conosciuta come Fontana della Vergogna. Considerata una delle più belle fontane d’Italia e citata anche da Giorgio Vasari, è formata da cerchi concentrici di acqua e statue con figure allegoriche e mitologiche.

Leggi anche: l’incredibile storia della Fontana Pretoria di Palermo

La fontana si può ammirare anche dall’alto: o da una delle finestre del Palazzo di Città, oppure dai tetti del Monastero di Santa Caterina.

Cosa vedere a Palermo: Chiesa della Martorana

E’ la mia chiesa preferita di Palermo, e ora vi spiego il perché. Il nome completo della chiesa è S. Maria dell’Ammiraglio, ed è stata  realizzata nel 1143. E’ stata ribattezzata “Martorana” dopo che nel ‘600 è stata annessa all’attiguo monastero della Martorana e quindi modificata. E qui sta il bello: la chiesa rappresenta un unicum al mondo, perché accanto ai mosaici in oro, in stile bizantino, con scritte in greco, rappresentazione di angeli e santi, e allegorie arabeggianti, ci sono le decorazioni barocche tipiche del ‘600, con marmi mischi e tramischi. Da nessun’altra parte nel mondo è possibile ammirare uno spettacolo del genere.

Cosa vedere a Palermo: Mercato di Ballarò

Il mercato di Ballarò è il più grande tra i mercati storici di Palermo. Si trova nell’antico quartiere dell’Albergheria e tra le sue numerose bancarelle si può acquistare di tutto: carne, pesce, verdure, formaggi, spezie, capi di abbigliamento, accessori e tanto altro. Camminare per il mercato di Ballarò significa fare una full immersion tra colori, odori, suoni e sapori che stupiscono turisti e gli stessi palermitani. Qui potete assaggiare il meglio dello street food palermitano: pani ca meusa, panelle, crocché, stigghiola, arancine, sfincione, polpo bollito e tante altre numerose pietanze cucinate al momento e servite al tavolo.

Cosa vedere a Palermo: Chiesa di Casa Professa

Se amate il barocco e le sue decorazioni marmoree, questa chiesa fa al caso vostro. Si trova a pochi passi dal mercato di Ballarò ed è la più amata dalle giovani coppie palermitane che vogliono sposarsi. Non appena varcherete la soglia vi ritroverete circondati da un tripudio di marmi e stucchi che ricopre ogni centimetro quadrato delle pareti, dei pilastri, degli archi, delle ringhiere e del pavimento. Splendida è la decorazione del presbiterio, ricca di allegorie e rimandi alle virtù e alla vita di Cristo.

Cosa vedere a Palermo: Chiesa di Santa Maria dello Spasimo

Se la chiesa di Casa Professa vi stupirà per la ricchezza dei suoi marmi, la chiesa di Santa Maria dello Spasimo vi stupirà per la sua “assenza”. Si tratta di una chiesa molto particolare, praticamente a cielo aperto, con annesso chiostro, campanile, dormitorio, cimitero e orto. L’intero complesso oggi è sede della scuola di Jazz di Palermo e la chiesa viene utilizzata per concerti. All’interno di una delle cappelle potrete ammirare lo Spasimo di Raffaello.

Scopri i segreti della chiesa dello Spasimo e del dipinto di Raffaello

La chiesa si trova nell’antico quartiere arabo della Kalsa.

Cosa vedere a Palermo: Chiesa e monastero di Santa Caterina

Altro splendido capolavoro barocco è tutto il complesso di Santa Caterina D’Alessandria che si trova a Piazza Bellini. La chiesa, riaperta al pubblico nel 2016, ci restituisce il meglio delle decorazioni marmoree di tutto il panorama siciliano. Oltre alla chiesa è possibile visitare l’antico convento di clausura, il chiostro con pavimento maiolicato e salire sui tetti per ammirare Palermo dall’alto.

Cosa vedere a Palermo: Oratori Serpottiani

Giacomo Serpotta è l’artista che ha elevato l’arte della lavorazione dello stucco ai livelli massimi in Europa. La sua capacità di trasformare un materiale povero in opere d’arte vive ed emozionanti gli ha permesso di decorare numerose chiese ed oratori a Palermo. Il suo capolavoro massimo è considerato l’Oratorio di S. Lorenzo, tristemente diventato famoso per il furto della Natività di Caravaggio (oggi sostituito da una copia fedele al reale), che sa stupire anche lo spettatore più esigente. Ogni personaggio,  sia che si tratti di santi, allegorie, angeli o putti,  sembra reale, vero, autentico.
Tra gli oratori da visitare consiglio anche l’Oratorio del SS. Rosario in Santa Cita e l’Oratorio del SS. Rosario in S. Domenico.

Cosa vedere a Palermo: la Palazzina Cinese

Lontana dal centro storico si trova questa originale palazzina, fatta costruire a fine ‘700 dal re Ferdinando IV di Borbone, interamente decorata in stile orientale. Se vi state chiedendo se anche i cinesi sono stati a Palermo, la risposta è no: tra ‘700 e ‘800 si diffuse in gran parte d’Europa un amore per le decorazioni orientali, e in molti palazzi furono realizzati salottini cinesi. Qui in realtà non troverete un solo salottino cinese, ma tutte le stanze. Particolare è anche il tavolo matematico, che scendeva nelle cucine per essere poi risalito interamente apparecchiato di prelibatezze.

Spero che questa  guida su cosa vedere a Palermo possa esserti stata utile per l’organizzazione del tuo viaggio. Hai bisogno di altre informazioni? Vuoi scoprire di più? Vuoi visitare Palermo insieme a me. Allora contattami 

Questo articolo è stato scritto per la prima volta nel 2018 ed è stato aggiornato ad aprile 2023.