La Primavera ha finalmente deciso di fare il suo dovere ed il sole splende alto regalando giornate dal cielo limpido ed azzurro, e temperature molto gradevoli. Impossibile stare chiusi dentro 4 mura. Perché allora non fare una bella passeggiata in centro? Ho letto che sono state recentemente aperte al pubblico alcune celle del monastero di clausura di Santa Caterina d’Alessandria e questa cosa mi incuriosisce. Tra l’altro qualche tempo fa ho visitato l’omonima chiesa, poco dopo la sua riapertura al pubblico dopo i lunghi lavori di restauro, e mi ha colpita per la sua incredibile bellezza. Un motivo in più per ampliare la visita!
Al monastero si accede tramite la biglietteria che si trova a Piazza Pretoria, proprio di fronte la fontana, e ci sono visite guidate tutti i giorni dalle ore 10,00 fino alle ore 18.
Monastero di clausura di Santa Caterina: le celle delle monache
Le celle visitabili si trovano al primo piano, sono 17, alcune si affacciano sul chiostro e altre su un pozzo luce. L’arredamento è molto essenziale: un letto, un comodino, un inginocchiatoio, un crocifisso e qualche cassetto dove sono custoditi alcuni oggetti personali, come libri di preghiera, occhiali, rosari, bastoni ed oggetti per praticare punizioni corporali. A catturare la mia attenzione una lunga treccia di capelli che veniva tagliata quando si entrava in convento, come una sorta di taglio del cordone ombelicale con la vita precedente. Sul balcone si trova un piccolo lavacro per le abluzioni quotidiane.
Le celle ci raccontano molto dello stile di vita delle monache di clausura, costrette a rinunciare a tutti i beni terreni, a non avere nessun contatto con persone esterne e a dedicare la propria vita al silenzio e alla preghiera. Uno stile di vita davvero molto difficile, specie se si pensa che molte delle monache non erano spinte da vocazione ma solo da interessi della famiglia.
Uscendo dalle celle si accede ai corridoi posti al primo e al secondo piano della chiesa, dove si trovano i balconcini che le suore utilizzavano per assistere alla messa e alle preghiere senza farsi vedere dal pubblico. Se avete avuto modo di visitare la chiesa dal basso, vederla dall’alto vi darà una prospettiva davvero molto affascinante.
Monastero di clausura di Santa Caterina: le terrazze ed i tetti
Salendo ai piani superiori si accede alle terrazze del monastero che offrono una vista dall’alto di Palermo tra le più belle in assoluto. Ci si affaccia sia su Piazza Pretoria, sia su Piazza Bellini, ovvero le due più belle piazze di Palermo. Da qui si può ammirare la Fontana Pretoria, le chiese della Martorana e di San Cataldo, la cupola della Chiesa di Casa Professa, il Teatro Massimo e tantissimi altri monumenti della città.
Si è vero, bisogna salire un po’ di gradini che non sono proprio comodissimi, ma tutto sommato la salita non è così faticosa e soprattutto non è stretta (parola di una claustrofobica!). La vista dall’alto ripaga comunque di ogni fatica. E chissà se nelle notti dal cielo sereno le monache, costrette a rimanere sempre chiuse, non venissero a cercare proprio quassù quel senso di libertà e di grandezza che una splendida Palermo sapeva loro offrire.
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